
In attesa di poter tornare a viaggiare tranquillamente alla fine della pandemia, scopriramo come alcuni Paesi stanno facendo conoscere le proprie bellezze artistiche in modo virtuale, con visori immersivi che simulano la realtà:
Un esempio è l’aerolinea giapponese First Air, che già dal 2017 offre voli in realtà virtuale con tanto di biglietti e pasti a bordo, che con l’arrivo della pandemia ha visto schizzare le prenotazioni del 50%.
Con un visore virtuale si può passeggiare tra i vicoli di Venezia, salire fino al National Palace of Pena di Sintra, vicino a Lisbona (foto in alto), per ammirare a 360° il panorama circostante o scoprire i principali monumenti ma anche le zone meno conosciute di Roma, Rio de Janeiro, Atene e Pechino…e se si opta per la visione in realtà virtuale di Google Earth è possibile approdare praticamente in qualsiasi angolo del nostro pianeta.
Tra i Paesi più all’avanguardia nei viaggi virtuali, invece, troviamo la Germania, che ha creato diversi video in VR per mostrare diverse attrazioni turistiche: dai castelli più famosi visitabili con il visore Microsoft Hololens, ai video a 360° delle coste del Baltico e del Mare del Nord visionabili con gli Oculus Rift.
Questo modo di viaggiare virtuale continuerà anche dopo la fine della pandemia oppure è solo una fase che non durerà?
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